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La pignolata messinese

La pignolata messinese: il dolce tipico del periodo del Carnevale!
È vero, al Carnevale mancano ancora diversi mesi, ma vi sono dolci della tradizione messinese che sono considerati intramontabili. Uno di questi è la pignolata, il dolce bicolore più buono del mondo!

 

La pignolata messinese de L'Ancora a Messina

La pignolata messinese


La pignolata messinese: un po’ di storia

Messina celebra il periodo più allegro dell’anno con un dolce “in bianco e nero” dalla profumatissima glassatura al limone e cioccolato!

Il Carnevale a Messina si colora delle tinte variopinte di coriandoli e stelle filanti ma anche, e soprattutto, del bianco e del nero della “Pignolata”, uno dei dolci più rappresentativi della tradizione locale la cui ricetta, come la conosciamo oggi, risale all’epoca della dominazione spagnola.

La pignolata è un dolce tipico sia della provincia di Messina, dove in alcune località viene ancora preparata secondo la ricetta originaria che prevedeva la copertura delle “pigne” con il solo miele, che di quelle di Ragusa (dove è nata una particolare versione del dolce) e di Reggio Calabria, specialmente nell’area compresa tra Melito e Scilla, dove si è diffusa una variante con la glassatura all’aroma di bergamotto o al miele.

La pignolata messinese: la tradizione

Non è semplice datare con precisione le origini della Pignolata messinese. La sua nascita, infatti, ha, con ogni probabilità, radici comuni a quella degli struffoli napoletani, della pignoccata palermitana e della cicerchiata dell’Italia centrale. Si può, invece, collocare storicamente con una certa precisione, l’introduzione nella ricetta della caratteristica che ha reso del tutto differente la variante messinese da quella del resto d’Italia.
Sebbene, infatti, anche la ricetta della pignolata si basi sulla realizzazione dei tipici gnocchetti dolci fritti e modellati a forma di pigna, in questa versione le palline vengono ricoperte da un’appetitosa glassa per metà bianca, al limone, e per metà scura, al cioccolato.
Questa usanza si diffuse all’epoca della dominazione spagnola, quando alcune famiglie nobili chiesero che la ricetta tradizionale, originariamente ricoperta di miele, fosse resa meno povera. Fu così che nacque l’idea di arricchire il dolce con un una profumatissima glassatura.

La denominazione della pignolata messinese

Viene chiamata così per la tipica forma simile alle pigne e per la caratteristica copertura. Ha meritato il riconoscimento del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che l’ha inserita nell’Elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) con la denominazione di Pignolata di Messina.

 

La pignolata messinese de L'Ancora a Messina

La pignolata messinese

La pignolata messinese: le caratteristiche

Ciò che rende particolarmente caratteristica la variante messinese della ricetta, è l’originale aspetto “bicolore” conferitole dalla glassatura.
Gli gnocchetti, tradizionalmente fritti, vengono ricoperti per metà da una glassa bianca al limone con essenza di cedro; per metà da una glassa scura al cioccolato dall’aroma di cioccolato vanigliato.
Un tempo prodotta in occasione del Carnevale, oggi la Pignolata di Messina può essere trovata durante tutto l’anno.
Ovviamente nella zona dello Stretto, dove è diventata uno dei dolci più rappresentativi della tradizione locale.

Che si scelga di preparare la Pignolata di Messina originale, con copertura di miele, oppure nella sua variante con la doppia glassatura, il cuore della ricetta rimane esattamente lo stesso: ossia i gustosi gnocchetti fritti di farina, uova, strutto (o olio) e rhum.
Prepararla in casa risulterà divertente, e per chi ha dimestichezza con i dolci, anche abbastanza semplice: successo assicurato!