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Il 2 Novembre: la festa dei morti a Messina

La festa dei morti a Messina, celebrata il 2 Novembre, è un’occasione speciale per ricordare i defunti, ma anche per rendere omaggio alla tradizione culinaria locale.

Scopriamo insieme le tradizioni, i dolci e il significato di questa festività.

La festa dei morti a Messina: tradizione e storia

La tradizione vuole che, durante il giorno dei morti il ricordo del defunto venga trattata con rispetto ma anche con una certa serenità, ad indicare che la morte solo un passaggio verso un’altra dimensione. È in questo contesto che i dolci diventano un’offerta simbolica, un modo per mantenere vivo il legame con chi non c’è più.

I Dolci Tipici: Morticeddi e frutta Martorana 

Alcuni dei dolci popolari della tradizione sono:

  • i morticeddi, piccoli biscotti dalla consistenza criccante e dalla forma molto particolare, che ricorda quella di ossa o teschi.
  • la frutta Martorana, un dolce marzapane a forma di frutta, spesso così ben realizzato da sembrare quasi vero. Questi dolci sono realizzati con un impasto di mandorle e zucchero, un patrimonio che risale alla tradizione araba e che si è radicato profondamente nella cultura siciliana.
  • nucatoli, biscotti a base di miele, mandorle e cannella, che aggiungono un tocco di dolcezza alla celebrazione.

La festa dei morti a Messina

La storia dei dolci siciliani

Molti dei dolci preparati durante la festa dei morti a Messina hanno radici storiche molto antiche. La frutta di Martorana, ad esempio, nasce nel monastero della Martorana a Palermo, dove le suore realizzavano dolci marzapane per celebrare le festività religiose. L’utilizzo delle mandorle e dei colori vivaci non è casuale: simboleggiano la bellezza della vita e la speranza nella rinascita. I morticeddi, invece, hanno un’origine più legata alla celebrazione della morte, rappresentando il ricordo dei defunti attraverso la forma di ossa e teschi. 

In conclusione, la Festa dei Morti a Messina è un momento per rivivere tradizioni antiche e gustare i dolci che le rappresentano. Anche quest’anno a  L’Ancora dal 1968 vi aspettiamo per gustare queste specialità che raccontano la nostra storia,